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VIDEO | ‘’Migranti in quarantena nell’ex hotel Villa Sikania giocano a calcio’’, cresce la preoccupazione a Siculiana

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Cresce la preoccupazione di tanti cittadini siculianesi dopo il trasferimento di più di 72 migranti nell’ex hotel Villa Sikania. “Giocano a calcio tutti assieme”, scrive un cittadino che abita vicino il centro d’accoglienza e che ha postato una foto su Facebook. Nel frattempo comincia a circolare anche un video su Whatsapp in cui si vedono dei migranti all’interno dell’hotspot mentre giocano a calcio violando norme anti contagio. “Anch’io dal mio balcone vedo assembramenti di migranti dentro la struttura precisamente intorno alla piscina, questo comportamento è stato adottato fin dal primo giorno che sono arrivati nella struttura”.





Va detto che una circolare del capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno  ha richiamato nei giorni scorsi l’attenzione dei prefetti sulle disposizioni adottate per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19, nell’ambito del sistema di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei centri di permanenza per il rimpatrio, anche alla luce dei quesiti ricevuti. “Per evitare rischi di contagio tra i migranti accolti e tra gli operatori delle strutture di accoglienza – è stato spiegato spiegato – deve essere assicurato il rigoroso rispetto delle misure di contenimento previste a livello nazionale, compreso l’obbligo per gli ospiti di rimanere all’interno delle strutture. All’arrivo in Italia, i migranti devono essere sottoposti al previsto screening da parte delle competenti autorità sanitarie per accertare che non presentino patologie infettive o sintomi riconducibili al virus Covid-19. Successivamente, devono essere attivate misure di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni, come evidenziato nella circolare n. 3393 del 18 marzo 2020, anche individuando spazi appositi all’interno dei centri o in altre strutture. Solo al termine di tale periodo, qualora non siano emersi casi di positività, i migranti possono essere trasferiti in altra struttura di accoglienza, previo rilascio di idonea certificazione sanitaria. Fondamentale l’attività informativa che deve essere assicurata, in modo ampio e aggiornato, dagli enti gestori dei centri, con l’ausilio dei mediatori culturali. In particolare: sui rischi della diffusione del virus, sulle prescrizioni anche igienico-sanitarie, sul distanziamento all’interno dei centri, sulle limitazioni degli spostamenti e, nei casi in cui siano in atto le più stringenti misure previste per i casi di isolamento fiduciario o di quarantena, sull’esigenza del loro assoluto rispetto. Per impedire gli spostamenti sul territorio sino al termine delle misure emergenziali, dovrà essere garantita e monitorata la prosecuzione dell’accoglienza anche a favore di coloro che non hanno più titolo a permanere nei centri. I prefetti sono chiamati a monitorare il rispetto delle prescrizioni e a intercettare eventuali difficoltà operative sul territorio, anche assumendo ulteriori iniziative d’intesa con le altre istituzioni locali, in particolare sanitarie”.



Dopo l’arrivo di 72 migranti all’interno dell’ex hotel Villa Sikania il sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella ha disposto un’ordinanza che prevede quanto segue: “Per l’intero periodo di durata dell’emergenza sanitaria nazionale derivante dalla diffusione del virus Covid-19, considerata la straordinarietà e la gravità della pandemia in atto che giustifica l’adozione di misure eccezionali rivolte a ridurre il rischio di contagio, è vietato nel territorio comunale il transito di qualsiasi voglia migrante, attesa la possibilità di individuare la possibile insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, con particolare riferimento al Covid-19”. “Queste disposizioni – viene spiegato – saranno valide fino alla conclusione del periodo di emergenza sanitaria di cui alla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020”. “Si ordina, inoltre, ai migranti ospiti della struttura l’obbligo di rispettare la quarantena fino alla data del 26 aprile prossimo, salvo diversa successiva disposizione. Analogo isolamento è previsto per il personale che, a diverso titolo, lavora all’interno della struttura”.


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