Tante occasioni uniche, da non perdere: a Santo Stefano di Quisquina si visita per poche ore il santuario dove visse santa Rosalia eremita; a Burgio si assiste al lavoro dei ceramisti storici, a Caltabellotta le tessitrici espongono impalpabili tesori artigiani; a Centuripe ci sarà un artista archeologico che vi spiegherà come nasce un vaso greco (e la sua copia), a Calascibetta si arriva al villaggio bizantino scavato nella roccia, a Vallelunga ci si siede tra i banchi di un’aula da libro Cuore, a Delia si va per il pane più buono del mondo, mentre a Sutera si prepareranno con le donne del borgo, ‘imbriulate e Virciddratu; a Siculiana si segue il sindaco per i vicoli del borgo, cercando i passi degli avi di Ayrton Senna; a Sambuca si ammira il corredo della Regina e nella torre carceraria di Cammarata si scoprono le foto dell’inizio del secolo scorso.
Questo e tantissimo altro in questo secondo e penultimo weekend del Borghi dei Tesori Roots Fest in cui 46 piccoli comuni siciliani aprono musei, conventi, artigiani, luoghi di memoria che gettano un ponte con gli 8 milioni di siculo-discendenti sparsi per il mondo: nell’Anno del Turismo delle radici, il festival si lega al progetto del Ministero degli Esteri attraverso la sua antenna territoriale, Italea Sicilia; è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia.
Il primo weekend è stato entusiasmante con centinaia di visitatori tra i 46 borghi del festival nelle nove province siciliane, alla ricerca di tradizioni, luoghi inediti, laboratori del gusto, artigiani dimenticati con centinaia di giovani coinvolti nel racconto di luoghi ed esperienze. Eccoci quindi al secondo fine settimana, da venerdì 17 a domenica 19 maggio, nei borghi più interni, via via verso il mare dell’Agrigentino.
Il viaggio per appassionati viaggiatori parte da Calascibetta dove si scopre sabato il villaggio bizantino di Vallone Canalotto, l’antica città scavata nella roccia, tra chiese rupestri e abitazioni nelle grotte, ognuna sormontata da una croce: è un paesaggio lunare, fuori dal mondo. Nel borgo a forma di stella, Centuripe, sabato si potrà seguire una stranissima lezione di “ceramica d’arte”: Rosario Muni, “artista archeologico”, con il figlio Giuseppe crea straordinarie copie dei famosi vasi a figura rossa degli antichi greci, recuperando la maestria antica che un tempo fu dei falsari e oggi si è trasformata in arte. Ma ci sarà anche occasione per visitare il borgo, immergersi nelle sue vie e raggiungere il centro Il Purgatorio dove Michael Yamashita – uno dei più famosi fotografi del National Geographic – ha voluto ripercorrere il viaggio di 17 anni che nel 1271 portò marco Polo nell’allora lontanissima Asia, e le tappe raccontate nel Milione. Esposte anche le tele di Mario sapienza.
Andando verso il Palermitano, c’è Vallelunga Pratameno dove ritorna quest’anno (solo la mattina di sabato e domenica dalle 9.30 alle 12) la fedele ricostruzione di un’aula di fine Ottocento all’interno di quelle che una volta erano le scuole elementari del borgo. Per raggiungere l’inviolabile rocca sopra Sutera ci si dovrà armare di pazienza e buone gambe ma alla fine si sarà ripagati dalla vista; ed è bello anche arrivare a Pizzo San Marco per scoprire “Li figureddi”, affreschi misteriosi che abbellivano quella che un tempo era una tomba sicana. Più facile invece passeggiare nell’antico Rabato tra dammusi e “ghittene” in gesso dove vi insegneranno che la ‘Mbriulata poteva restare per giorni nelle bisacce del contadini, mentre lu Virciddratu profumava di cannella il Natale. Tra le novità di quest’anno, ecco Delia dove si scopriranno i luoghi della comunità ebraica, le piazze storiche (con la guida di Paolo Busub), la tradizionale (e seguitissima) Settimana Santa tramite contributi e proiezioni; si seguirà il percorso che portava e lavandaie verso le sorgenti, oggi un vero trekking nella natura. Ma soprattutto ci si lascerà guidare dal profumo per raggiungere Borgo Santa Rita: qui Maurizio Spinello ha fatto rinascere un borgo nel borgo, 11 abitanti, un pugno di case e il pane più buono del mondo.
Eccoci nell’Agrigentino: se a Cammarata si andrà in cerca di tesori sulle tracce della domina Lucia la normanna, passando dalla Torre carceraria che espone costumi e riproduzioni d’epoca, oltre a scatti del primo Novecento; a Santo Stefano Quisquina si annuncia una sola visita imperdibile (sabato dalle 10 alle 12, unica occasione) al Santuario dove leggenda vuole che visse da eremita santa Rosalia. Chi se lo perde si può consolare (solo questo weekend) con il Quisquina Cheese fest dove, oltre alle tante degustazioni nella sagra, solo i visitatori del festival potranno assistere alla tradizionale “cagliata” della ricotta. Spostiamoci verso Sambuca di Sicilia dove si va per cortili, vigneti e “purrere”: ma è tutto da ammirare il favoloso corredo della Tomba della regina di Monte Adranone che il Museo Salinas ha da poco riconsegnato al borgo. Da non perdere le tele del pittore degli umili, Gianbecchina, il tripudio barocco di Santa Caterina, la collezione libraria della Biblioteca Navarrianba. Se per una visita a Montevago si deve attendere la prossima domenica, a Burgio non si può perdere la ghiotta occasione (solo questa domenica e solo per un’ora, dalle 10.30 alle 11.30) di visitare la bottega artigiana Caravella che da almeno tre generazioni tramanda l’arte antica della ceramica (che tra l’altro è esposta magnificamente al Muceb, il museo che Burgio le dedica). E non si può lasciare il borgo senza rendere omaggio alle mummie di burgitani di alto livello, conservate nella cripta dei Cappuccini. A Caltabellotta un’altra occasione d’oro (è proprio il caso di dirlo) visto che tra le chiese di sant’Agostino e San Lorenzo, è esposto il settecentesco mantello di Maria Santissima dei Miracoli, realizzato dalle ricamatrici del luogo, e una serie di antichissimi abiti talari, oltre a pezzi unici e corredi antichi che le stesse ricamatrici hanno deciso di esporre proprio per il festival. Raggiungendo la costa e arrivando a Siculiana, troverete la città degli innamorati e dei tramonti, ma anche il borgo più “social” e più immersivo con i suoi virtual tour (e un sorso di rosolio) e il museo Mete, che ospita i cimeli del medico garibaldino Giuseppe Basile (vi racconteranno la storia della “ferita di Garibaldi”). Ma sarà lo stesso sindaco Giuseppe Zambito a condurre sabato un percorso nel borgo sulle tracce della bisnonna del pilota Ayrton Senna, Giovanna Magro, che partì dal borgo nel 1894: dalla casa natìa della donna ai documenti che la riguardano fino allo spazio dove si sta lavorando al museo immersivo dedicato al pilota brasiliano, che nascerà entro l’estate.
E per chi volesse viaggiare comodo e senza stress, visitando anche più borghi in un solo giorno, ecco pronti i “pullman dei Tesori“: si parte da Palermo e si raggiungono i borghi, due o tre per volta, raggruppati per zona. Non è compresa la guida, ma si riceverà un coupon da quattro visite ai luoghi. Prenotazioni solo al telefono, allo 091 8421309.
Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione dei festival dei Borghi l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa: anche Borghi dei Tesori Roots Fest è una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi che apriranno le porte. Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite; passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e nell’infopoint di ciascun borgo.
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