Alfonso Siracusa Orlando. Il Cristo nero / A black Jesus


 

Sabato 24 Luglio 2021 - Martedì 31 Maggio 2022
sede: Torre dell’Orologio di Siculiana (Siculiana, Agrigento).
cura: Andrea Guastella.

L’esposizione traccia un racconto preciso e ci accompagna attraverso le opere dell’artista a partire dalle opere realizzate nel biennio dal 1986/88, insieme ai dieci olio su tela di varie dimensioni più recenti e un’installazione site-specific.
Queste nuove opere pittoriche di varie dimensioni hanno occupato Alfonso Siracusa Orlando per tre anni, incrociandosi, con il film/documentario del regista Luca Lucchesi intitolato “A Black Jesus”, prodotto da Wim Wenders.

Le opere di Alfonso Siracusa Orlando prendono vita nei locali della Torre dell’orologio e offrono un racconto esclusivo di una tradizione popolare, che ha in sé il carattere contraddittorio e generoso dei siciliani. La mescolanza di fede e superstizione, di colori ora opachi ora accesi, di rabbia e di abbandono.
Sono questi gli elementi che l’artista siculianese utilizza con originalità per accompagnarci dentro un viaggio alla scoperta della nostra storia, legata fortemente alla devozione al Cristo Nero.

Una storia che l’artista rende universale. Volti che riconosci diventano ambasciatori di un viaggio apparentemente legato al passato, che incurante dei confini, temporali e geografici, obbliga l’osservatore ad andare oltre, in una tensione interiore individuale ed esclusiva che consente allo “spettatore” di diventare protagonista. Una relazione che diventa curiosità e scoperta, dove il singolo si confonde, senza perdersi, in una memoria collettiva carica di suggestione e tesa al futuro.

Alfonso Siracusa Orlando racconta una umanità apparentemente stanziale, ma che in realtà è ansiosa di vivere nuovi viaggi; vecchie e nuove migrazioni segnano la vita di donne e uomini in cerca di futuro. Siculiana, nelle sue opere, si offre, tra paure e solidarietà, come luogo di approdo, di accoglienza, di mescolanza. E l’arte, ancora una volta, diventa strumento di riflessione e cambiamento, con la sua forza evocativa, ci obbliga a non andare oltre i pensieri senza sostare, ma ci invita ad alzare lo sguardo e a vedere, con la nostra unicità, il mondo.

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