Non ci sono fondi, nella legge di bilancio dello Stato, per il disavanzo del comune di Lampedusa, mentre nel decreto Aiuti quater, ci sono 850 mila euro per l’anno 2022 per i flussi migratori che l’isola è costretta a fronteggiare. Le Pelagie che tante speranze avevano riposto nel cosiddetto “pacchetto Lampedusa” si ritrovano, nonostante le promesse che avevano incamerato, a mani vuote. “Sono stati previsti 300 mila euro, per il 2023, per Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina, Siculiana, Augusta, Pantelleria e Trapani. Lampedusa è stata, di nuovo, messa da parte – dice il vice sindaco Attilio Lucia, da 4 anni responsabile della Lega – Tutti se ne lavano le mani, fanno politica e noi subiamo i danni. Questa è l’ennesima volta che i lampedusani vengono presi in giro. Non si può sentire parlare di flusso di migranti a Pantelleria, Siculiana o Caltanissetta, mentre noi siamo arrivati a 100 mila transiti”. Lucia è furibondo: “Sono pronto a incatenarmi, con 200 o 300 lampedusani, a Montecitorio. Non possiamo accettare di essere messi di nuovo da parte”. Anche il sindaco Filippo Mannino è rammaricato: “E’ passato il disavanzo per Catania, Messina e Palermo che hanno ottenuto 40 milioni di euro. Ma non per noi. Ci era stato promesso un milione, ma invece ancora una volta hanno fatto politica sulle nostre spalle”.
L'articolo Niente fondi per disavanzo, vice sindaco Lampedusa: “Pronto a incatenarmi a Montecitorio” proviene da GrandangoloAgrigento.
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