ads-siculiana nelweb

Siglato Patto di amicizia Siculiana – Maranello nel nome di Ayrton Senna: intesa su cultura e motori


E’ stato siglato ieri dopo l’inaugurazione della mostra – museo Astro dedicata ad Ayrton Senna, un “Patto di amicizia” tra i comuni di Siculiana e Maranello, che si aggiunge a quello già consolidato con Imola. “Rappresenta la volontà di impegnarsi – ha detto il sindaco di Maranello e presidente di Anci-Città dei Motori Luigi Zironi – per diffondere la cultura nelle sue diverse declinazioni, per raccontare il lato culturale dell’esperienza motoristica, le storie di persone, di imprenditori, di piloti, le storie di riscatto che spesso stanno dietro alla voglia di impegnarsi e di credere in un sogno”. Presente anche il sindaco di Imola, Marco Panieri: “Per la mia città – ha detto – la storia di Senna corrisponde ad un momento difficile, perché è stato ad Imola che purtroppo il grande campione è morto. Però questa storia drammatica si è trasformata nella possibilità di celebrare i grandi valori che Senna ha rappresentato in vita e che continua a rappresentare ancora oggi. Il legame che ne è scaturito tra Imola e Siculiana è sicuramente un bel modo di onorare insieme la memoria del grande campione”.
“Il Patto di amicizia con Maranello – ha detto il sindaco di Siculiana, peppe Zambito – rappresenta un ulteriore passo avanti per la nostra comunità, che si propone come punto di riferimento per il mondo dei motori e della Formula 1 nel Mezzogiorno. Questo accordo è anche il riconoscimento del lavoro svolto per la nascita di Astro, una realtà unica nel suo genere, capace di valorizzare il nostro patrimonio culturale e sportivo. Oggi è una giornata fondamentale – ha detto Zambito parlando dell’inaugurazione del museo – per quanto concerne la visione che abbiamo già in qualche modo messo in campo: uno sviluppo che parte dalla cultura del recupero della memoria, della storia e della nostra identità – dichiara Zambito – Ayrton Senna, da oggi, è Ambasciatore di quanti, nel corso della fine dell’Ottocento e non solo, sono dovuti partire dalle coste siciliane per trovare altrove fortuna.

È un percorso che riguarda lui, la sua famiglia, una ricostruzione sia da un punto di vista dei documenti, sia da un punto di vista dei luoghi. Ma è anche un’opportunità tecnologica: è importante perché, attraverso la realtà virtuale e un allestimento molto innovativo, sarà possibile immergersi nella storia di questo pilota e nella storia di Enzo e Dino Ferrari. Quindi un’occasione veramente interessante e importante. L’iniziativa, intanto, rientra nel turismo delle radici, un’idea del Ministero che noi abbiamo sposato e che, naturalmente, rientra tra le attività previste per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. È importante la presenza oggi dell’Istituto Luce, ma anche dei sindaci di Imola, con il quale abbiamo già sottoscritto a maggio un patto di amicizia, e di Maranello. Quindi una grande attenzione, ed è come dire: Senna che diventa davvero Ambasciatore anche di una rete, di un contatto tra diverse realtà, all’insegna dello sport, della solidarietà e sicuramente dei motori”.

Ha partecipato all’inaugurazione anche il prefetto di Agrigento, Filippo Romano: “È un museo moderno – ha detto – nella concezione e nella realizzazione visto che sono state utilizzate manifatture di alta qualità, tutte siciliane”. Presente anche il sindaco di Imola, Marco Panieri: “Per la mia città – ha detto – la storia di Senna corrisponde ad un momento difficile, perché è stato ad Imola che purtroppo il grande campione è morto. Però questa storia drammatica si è trasformata nella possibilità di celebrare i grandi valori che Senna ha rappresentato in vita e che continua a rappresentare ancora oggi. Il legame che ne è scaturito tra Imola e Siculiana è sicuramente un bel modo di onorare insieme la memoria del grande campione”.

Con l’inaugurazione della mostra – museo dedicata ad Ayrton Senna a Siculiana hanno preso il via ieri gli eventi per celebrare Agrigento Capitale della Cultura 2025. “Questa iniziativa – ha detto il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè – rappresenta una pietra miliare della grande avventura di Agrigento Capitale della Cultura. Uno degli eventi fondamentali che realizza quello che avevamo previsto nel dossier presentato al ministero dei Beni culturali, cioè coinvolgere anche i comuni della provincia, questa è una grande opportunità per l’intero territorio”. La mostra Astro (acronimo di Ayrton Senna testimonianze e racconto delle origini), ospitata nell’antica Torre dell’Orologio di Piazza Umberto I, è un viaggio alla scoperta delle radici siciliane del campione di Formula 1. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale con il patrocino della Regione Siciliana, ripercorre la storia della famiglia Magro, emigrata in Brasile alla fine dell’800, dalla quale Senna discende direttamente. Tra registri, foto, visori, realtà aumentata e tanto altro, viene raccontata la storia che inizia da una donna umile, Giovanna Magro, che lasciò il suo paese in cerca di fortuna e sposò in Brasile Luigi Senna. Dopo due generazioni nacque il grande campione che cambiò il mondo della Formula 1 e diventò leggenda. Astro è il frutto di un’intuizione del sindaco Peppe Zambito, della ricerca storiografica condotta dai giornalisti Anna Restivo e Giacinto Pipitone, e dell’abilità artistica degli architetti Francesco Ferla e Salvatore Nigrelli.

“La cosa che noi vogliamo resti di questo museo – ha detto il giornalista Giacinto Pipitone – è il messaggio che ci consegna Giovanna Magro e la sua storia: non esiste un destino già scritto, anzi ci si può opporre e Giovanna lo fa con le armi del coraggio, che è la scelta di attraversare l’oceano e cambiare completamente vita, forte di una speranza che è quella di poter avere un’altra possibilità ed essere in grado di costruirsi questa possibilità, forte della fede che c’era fortissima nella famiglia Magro e che riconosciamo poi parecchi anni dopo in Senna. E poi la forza di credere nel futuro. La famiglia Magro credeva nel futuro, e il loro futuro era Ayrton Senna, che è arrivato fino a noi”. “Un lavoro in cui la progettazione degli spazi architettonici – hanno spiegato gli architetti Francesco Ferla e Salvatore Nigrelli – si sviluppa congiuntamente a quella dei supporti virtuali, visori, realtà mista, realtà aumentata. Ed è una progettazione intimamente legata al filo conduttore della storia, della narrazione degli antenati di Ayrton”.

Originally posted here: https://ift.tt/lUSfX9O

Posta un commento

0 Commenti