Stabilimento danneggiato, Titolare chiede maxi risarcimento al Comune di Siculiana



Un’azione di risarcimento di 250mila euro per il “danno causato da opere pubbliche” è stata avviata dal titolare dello stabilimento balneare Lido Bellevue di Eraclea Minoa nei confronti del comune di Siculiana. La notizia è riportata oggi sul Giornale di Sicilia. Il proprietario della struttura danneggiata dall’erosione costiera, citando il parere di diversi tecnici intervistati nei mesi scorsi anche da Report su Rai 3 e da Striscia la notizia su Canale 5, sostiene che “è di tutta evidenza che la responsabilità dei danni subiti dal locale è da addebitare all’errata progettazione e alla costruzione del porto di Siculiana nonché alla mancata manutenzione e all’errata impostazione tecnica delle opere che avrebbero alterato il regolare flusso del dinamismo marino intrappolando la sabbia di Eraclea Minoa che ha ricoperto il porto di Siculiana quasi a diventare un’area parcheggio, causa dei mutamenti ambientali che hanno coinvolto il tratto di costa in questione”. La procedura di mediazione è stata avviata dall’imprenditore con l’assistenza legale dell’avvocato Pietro Piro.

Nell’atto depositato al consiglio di conciliazione forense di Agrigento, il titolare sostiene che “il Lido Bellevue ha subito sia danni materiali all’infrastruttura, causati dalla maggior forza del mare, sia un decremento del proprio fatturato, in quanto il tratto di lido si è notevolmente assottigliato permettendo l’accesso a un minor numero di clienti rispetto alle stagioni pregresse. Tale situazione risulta ormai persistere da diversi anni provocando, talvolta, anche la chiusura del locale oltre che il continuo intervento di lavori di sistemazione e ristrutturazione a seguito dei progressivi danni causati dal mare. Ad oggi, nonostante tantissimi esperti del settore hanno addebitato la responsabilità al comune di Siculiana per avere commissionato i lavori e per non aver dragato mai il porto, la situazione ad Eraclea Minoa è rimasta invariata accelerando i tempi dell’erosione e arrecando danni allo stabilimento”. Per questo il titolare si è rivolto al consiglio di conciliazione forense per chiedere un risarcimento danni da 250mila euro e la nomina di un perito al fine di verificare i presunti profili di responsabilità a carico del comune di Siculiana e di quantificare il danno.

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